Dal 1993, tra i primi a strutturare processi completi d’accompagnamento grazie anche ad una disciplina metodologica di nostro esclusivo sviluppo e marchio, abbiamo sperimentato che il successo dei passaggi generazionali – e/o di ruolo in generale – sono frutto di relazione e reciprocità coltivate nel tempo.
Per tempo.
Oltre che legalità di funzione, assetto e contrattualità societaria da garantire.
Partendo dalla relazioni formative di base fino allo sviluppo del Management Relazionale, l’impronta è nel segno dell’affrancata continuità, tesa all’evoluzione.
L’imprenditorialità non è né ereditaria né automatica, come non è automatico saper lasciar andare.
L’autorevolezza è la parola chiave, per essere riconosciuti.
Sappiamo che è solo dal confronto con le Origini che si traggono tutti i riferimenti per concentrarsi sulla comunanza di Valori.
Dedicandosi poi ai modi, spessi diversi, di renderli concreti nell’operatività.
La nostra esperienza ci insegna che spesso, il conflitto, è sul come fare piuttosto che sul perché; l’interferenza talvolta occulta l’attenzione alle cause.
Solo lavorando sulle convergenze c’è spazio di crescita.
Ovviamente per attrici ed attori del trasferimento di “scettro” generazionale, perchè nessuno esce e nessuno arriva: tutti sono parte attiva nel garantire continuità.
Tutto sempre da prepararsi per tempo, fortificando coloro che vogliono lavorare per uno scopo comune esprimendo indipendenza di vedute.
E con maggior frequenza rispetto al passato, c’è adesso anche molta attenzione a governare al meglio gli avvicendamenti di ruoli manageriali interni: anche questo è governare passaggi, non solo generazionali.
Altrimenti, se imposta, depaupera un patrimonio di relazioni